L’ipertensione felina è una condizione ancora poco conosciuta e sotto-diagnosticata in molti gatti a rischio. Ceva Salute Animale è pioniera nello studiare l’ipertensione felina e aumentarne la conoscenza.
Circa due terzi dei proprietari di gatti non ha mai sentito parlare di ipertensione, soprattutto per la natura subdola della malattia. Il campanello d’allarme suona infatti solo nel momento in cui insorgono sintomi gravi e spesso irreversibili ad organi come reni, occhi, cuore e sistema nervoso. Ecco perché l’ipertensione è spesso chiamata «killer silenzioso».
La prevenzione dell’ipertensione felina e dei danni che può arrecare si basa sul monitoraggio costante del valore di pressione di ciascun gatto, che viene misurato tramite apposite apparecchiature.
Da poco sono disponibili i risultati di Mercury-challenge, la più grande indagine mai effettuata sulla pressione nei gatti oltre i 7 anni di età, supportata da Ceva, che ha raccolto i dati sulla pressione sistemica di oltre 10.000 gatti in diversi paesi europei. L’indagine ha svelato un’incidenza dell’ipertensione felina decisamente superiore a quanto si stimasse finora: oltre il 40% dei gatti oltre i 7 anni di età è infatti risultato iperteso. La patologia concomitante maggiormente diagnosticata è stata la malattia renale cronica, presente in 1 gatto iperteso su 3, seguita dall’ipertiroidismo.
I risultati di Mercury-challenge confermano l’importanza della prevenzione tramite la misurazione della pressione almeno una volta all’anno in tutti i gatti oltre i 7 anni di età, come raccomandato anche dalle linee guida della Società Internazionale di Medicina Felina (ISFM). La misurazione della pressione è facile, veloce e non dolorosa, come nell’uomo; questo è emerso anche dall’indagine, con 9 gatti su 10 dimostratisi calmi e cooperativi durante la misurazione della pressione, esame che ha richiesto nella maggior parte dei casi non più di 10 minuti!